Storia e origine del Corbezzolo
Il piccolo albero del Corbezzolo, il cui nome scientifico è Arbutus unedo, fa parte della famiglia delle Ericaceae ed è certamente una delle piante più tipiche della regione mediterranea.
Si pensa che Linneo, quando descrisse questa specie, diede il nome specifico di “unedo” in quanto etimologicamente deriva dalla lingua latina “unum tantum edo”, ovvero “ne mangio uno solo”. Il termine “arbois”, invece sarebbe formato da due parole di origine celtica che hanno il significato di “aspro-alberetto” riferendosi alla superficie rugosa dei frutti di alcune specie.
L’area dalla quale ha avuto origine questa caratteristica pianta è ancora oggi incerta ma attualmente la sua diffusione è piuttosto vasta: praticamente tutte le coste del Bacino Mediterraneo ad eccezione di alcune zone costiere del Nord Africa. Inoltre è presente sulle coste atlantiche dell’Europa occidentale. In Italia si trova in tutte le zone costiere della penisola. Si associa con altri arbusti della macchia mediterranea come il mirto, l’oleastro, l’alloro, il lentisco, l’erica arborea sua stretta parente e molte altre ancora con le quali costituisce un consorzio vegetazionale tipico, adatto ai climi caldi e siccitosi e a terreni sabbiosi.
Il corbezzolo è un alberetto sempreverde dalla lenta crescita raggiunge l’altezza media di 5 metri ma in zone favorevoli può arrivare a 10 metri, eccezionalmente 12. Ha la corteccia rugosa di colore bruno rossiccio. Le foglie, lucide e acuminate, sono di colore verde intenso superiormente, pallide nella pagina inferiore. Il legno è pesante, duro, di colore rossiccio.
I fiori del corbezzolo riuniti in gruppi, sono penduli somigliando a piccoli calici capovolti. La corolla è bianca o talvolta rosa. Il tempo della fioritura è piuttosto lungo andando da ottobre a marzo.
Proprietà e Benefici del Corbezzolo
Il frutto del corbezzolo è una bacca sferica ricoperta da una buccia granulosa, con la parte esterna di colore rosso vivo alla maturazione mentre la polpa è gialla, dolce, succosa ma poco saporita. Matura in autunno così che è curioso vedere sulla stessa pianta lo sbocciare dei fiori e contemporaneamente vedere i frutti della precedente fioritura.
Di solito questa pianta viene tagliata per ricavare legno da ardere ma ottimi esemplari offrono materiale per piccoli lavori di artigianato. Inoltre dai rami e dalle foglie, un tempo si estraevano dei principi attivi che venivano utilizzati per la concia delle pelli. Ha un certo valore ornamentale proprio per la sua caratteristica di avere contemporaneamente sui rami i fiori bianchi e i frutti rossi ai quali si aggiungono le foglie verdi.
I frutti del corbezzolo vengono colti in natura per essere mangiati freschi ma le piante vengono coltivate per ricavarne frutti destinati alla produzione di marmellate e di acquavite. Altra curiosità: le api che visitano i fiori di questa pianta danno un miele monoflora molto pregiato.
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